Seppur a suo modo Stephen King riesce a sorprenderci anche
questa volta con l’uscita di Mr. Mercedes perché classificato come thriller e
non come romanzo horror.
In Mr. Mercedes troviamo un detective in pensione, annoiato
dalla vita quotidiana, che un giorno verrà contattato da un criminale
incontrato durante la sua carriera di poliziotto, il quale si divertirà
dall’alto delle sue particolarità psicologiche a far impazzire il nostro
pensionato, minacciando di tornare all’attivo.
Ecco i nostri pareri.
VOTO 7
Nonostante aspettassimo questa uscita da mesi ammetto che, come
mia abitudine, non mi sono informata su quale fosse la trama e ho comprato il
libro quasi a scatola chiusa, certamente trascinata dalla grande simpatia e
stima che nutro per l’autore (nonostante le sue ultime due creature non fossero
state proprio brillanti).Ammetto che, addirittura, quando l’ho acquistato leggevo il
titolo in modo scorretto, non avendo capito che si riferiva alla nota casa
automobilistica e credendo fosse il nome del protagonista… per intenderci mi
ero immaginata il classico personaggio da fiction spagnola, di quelle dal doppiaggio
raccapricciante, un uomo che probabilmente era sposato con qualcuno che avrebbe
potuto chiamarsi, che ne so, Dolores!!
Ma veniamo alla mia opinione sulla lettura appena conclusa…
La prima parte del romanzo mi ha a dir poco entusiasmata,
sono stata catturata dalla capacità di King di farmi entrare nella storia
presentandomi dei personaggi sempre ben caratterizzati. Ho amato che il
detective protagonista non fosse il classico uomo affascinante e nel fiore
degli anni, mi è piaciuta la scelta di sottolinearne le fragilità. Inoltre ho
apprezzato il modo di far interagire l’ex poliziotto in pensione con il killer
e ho seguito con grande trepidazione la loro corrispondenza.
Devo dire che l’entusiasmo però, col procedere della lettura,
è andato un po’ a scemare…
Prima di spiegare il perché di questa affermazione c’è una
premessa doverosa da fare: il thriller è il mio genere preferito e sono stata
felicissima di capire che ne stavo leggendo uno. So che la definizione
americaneggiante di King per il libro in questione è di “Hard boiled” ma
parlando come mangiamo si tratta sempre di un thriller e, secondo me, perché un
libro di questo genere funzioni ci sono delle caratteristiche che deve avere,
la più importante delle quali è il tenere il lettore incollato alle pagine,
dalla prima di esse all’epilogo.
Mr. Mercedes invece mi ha attratta come una calamita solo
nella prima metà. Da quando qualcuno cucina le polpette (non voglio
assolutamente fare spoiler e quindi sono volutamente vaga in questo passaggio) secondo
me la tensione cala, non mi so spiegare il perché… e soprattutto le ultime cento
pagine mi sembrano prodotte frettolosamente, nonostante il libro continui ad
essere scritto da qualcuno che risaputamente sa il fatto suo, non ci sono più
slanci particolari da parte dell’autore che mi è sembrato quasi adagiarsi. Deludente è poi il finale, il protagonista mi è sembrato un po’
l’Harry Potter della situazione, quello che arriva sempre dieci minuti dopo gli
altri... Questo mi
è dispiaciuto non solo perché manca un degno confronto fra alcuni personaggi, ma anche perché così si riduce drasticamente la pericolosità dello “sbieco”
individuo.
Ammetto che non sapevo che fosse il primo capitolo di una
trilogia e quindi il finale aperto mi ha stupita positivamente (anche se lo
trovo abbastanza irrealistico, a dire il vero).
In conclusione consiglierei la lettura di Mr. Mercedes perché
nonostante non brilli in modo particolare rimane un libro ben scritto e che si
fa leggere anche piuttosto velocemente, pur non rientrando certamente nella
rosa dei miei preferiti del Re.
Inizialmente l’idea non mi stuzzicava nessuna curiosità, non
amando i thriller, ma una volta visto il trailer del libro (http://stephenking.com/promo/mr_mercedes/book-trailer.html)
non vedevo l’ora arrivasse il 30 settembre 2014 per spendere quelle modeste €19.90.
Solo per il Re sono disposto a spendere questa cifra, per un
cartonato che, se vogliamo esser pignoli, non regala grandi gioie dal punto di
vista dei materiali e della sua compattezza generale. Escludendo la copertina
che ho trovato meravigliosa.
Lo stile di King non ti farà rimpiangere le 19.90 € spese,
nemmeno per un attimo. Personaggi caratterizzati alla perfezione, profili
psicologici degni del Re, dove sfoggia tutto il suo innato talento. E, pur
essendo classificato come un thriller, Mr. Mercedes ti colpisce in piena
schiena con i suoi brividi di malvagità e piani mostruosi.
Il confronto tra i due protagonisti è evidente, esiste solo
il loro infinito duello, sotto l’ombrello blu di Debbie, simbolo di questo
romanzo. Una coppia alla Batman&Joker, solo che i nostri "amici"non volano e non
usano del pesantissimo make-up. Come evidenti sono i riferimenti ad alcune opere
dello stesso autore, classico gioco dello zio Stevie che a noi lettori fa impazzire.
Vi ritroverete incollati alle pagine, ma…
Ad un certo punto del romanzo, quando ti aspetti il punto
forte di un buon thriller il tutto inizia a prendere una piega banale con un
ritmo meno incalzate, e sinceramente dal mio autore preferito mi aspettavo
qualcosa di più. Questo non toglie al romanzo ottimi voti, per il ritmo e i
personaggi, Mr. Mercedes su tutti perché
rappresenta in pieno lo stile del Re.
Come tutti ormai saprete questo volume è il primo di una
trilogia, infatti Stephen King lascia un finale aperto che rende le ultime
pagine meno deludenti.
Insomma nessun pentimento nell’aver affrontato questa
lettura, ma se volete iniziare a leggere Stephen King per favore iniziate da
altro.
Una curiosità che gli amanti di King non possono perdersi è che il sito in cui i protagonisti dialogano è stato realmente creato e in caso siate curiosi almeno quanto noi vi consigliamo di farci un salto e provare ad inserire la parola di accesso del detective, kermitfrog19... scoprirete che forse il libro non aveva finito di regalare brividi!!
:-)
per i più pigri di voi, ecco il link:
P.S. Ci dispiace se le nostre "recensioni" possono sembrare simili, ma avendo gli stessi gusti potremmo cadere in pareri vicini tra loro. Nonostante questo non vogliamo abbandonare la struttura del nostro blog che prevede due commenti diversi sul libro/film o altro in questione.
(Lo smile in questa pagina non stona per niente, e chi ha letto il libro lo sa benissimo)