mercoledì 15 ottobre 2014

Mr. Mercedes



Seppur a suo modo Stephen King riesce a sorprenderci anche questa volta con l’uscita di Mr. Mercedes perché classificato come thriller e non come romanzo horror.
In Mr. Mercedes troviamo un detective in pensione, annoiato dalla vita quotidiana, che un giorno verrà contattato da un criminale incontrato durante la sua carriera di poliziotto, il quale si divertirà dall’alto delle sue particolarità psicologiche a far impazzire il nostro pensionato, minacciando di tornare all’attivo.

Ecco i nostri pareri.

VOTO 7
Nonostante aspettassimo questa uscita da mesi ammetto che, come mia abitudine, non mi sono informata su quale fosse la trama e ho comprato il libro quasi a scatola chiusa, certamente trascinata dalla grande simpatia e stima che nutro per l’autore (nonostante le sue ultime due creature non fossero state proprio brillanti).Ammetto che, addirittura, quando l’ho acquistato leggevo il titolo in modo scorretto, non avendo capito che si riferiva alla nota casa automobilistica e credendo fosse il nome del protagonista… per intenderci mi ero immaginata il classico personaggio da fiction spagnola, di quelle dal doppiaggio raccapricciante, un uomo che probabilmente era sposato con qualcuno che avrebbe potuto chiamarsi, che ne so, Dolores!!
Ma veniamo alla mia opinione sulla lettura appena conclusa…
La prima parte del romanzo mi ha a dir poco entusiasmata, sono stata catturata dalla capacità di King di farmi entrare nella storia presentandomi dei personaggi sempre ben caratterizzati. Ho amato che il detective protagonista non fosse il classico uomo affascinante e nel fiore degli anni, mi è piaciuta la scelta di sottolinearne le fragilità. Inoltre ho apprezzato il modo di far interagire l’ex poliziotto in pensione con il killer e ho seguito con grande trepidazione la loro corrispondenza.
Devo dire che l’entusiasmo però, col procedere della lettura, è andato un po’ a scemare…
Prima di spiegare il perché di questa affermazione c’è una premessa doverosa da fare: il thriller è il mio genere preferito e sono stata felicissima di capire che ne stavo leggendo uno. So che la definizione americaneggiante di King per il libro in questione è di “Hard boiled” ma parlando come mangiamo si tratta sempre di un thriller e, secondo me, perché un libro di questo genere funzioni ci sono delle caratteristiche che deve avere, la più importante delle quali è il tenere il lettore incollato alle pagine, dalla prima di esse all’epilogo. 
Mr. Mercedes invece mi ha attratta come una calamita solo nella prima metà. Da quando qualcuno cucina le polpette (non voglio assolutamente fare spoiler e quindi sono volutamente vaga in questo passaggio) secondo me la tensione cala, non mi so spiegare il perché… e soprattutto le ultime cento pagine mi sembrano prodotte frettolosamente, nonostante il libro continui ad essere scritto da qualcuno che risaputamente sa il fatto suo, non ci sono più slanci particolari da parte dell’autore che mi è sembrato quasi adagiarsi. Deludente è poi il finale, il protagonista mi è sembrato un po’ l’Harry Potter della situazione, quello che arriva sempre dieci minuti dopo gli altri... Questo mi è dispiaciuto non solo perché manca un degno confronto fra alcuni personaggi, ma anche perché così si riduce drasticamente la pericolosità dello “sbieco” individuo.
Ammetto che non sapevo che fosse il primo capitolo di una trilogia e quindi il finale aperto mi ha stupita positivamente (anche se lo trovo abbastanza irrealistico, a dire il vero).  


In conclusione consiglierei la lettura di Mr. Mercedes perché nonostante non brilli in modo particolare rimane un libro ben scritto e che si fa leggere anche piuttosto velocemente, pur non rientrando certamente nella rosa dei miei preferiti del Re.


VOTO 7+
Inizialmente l’idea non mi stuzzicava nessuna curiosità, non amando i thriller, ma una volta visto il trailer del libro (http://stephenking.com/promo/mr_mercedes/book-trailer.html) non vedevo l’ora arrivasse il 30 settembre 2014 per spendere quelle modeste €19.90.
Solo per il Re sono disposto a spendere questa cifra, per un cartonato che, se vogliamo esser pignoli, non regala grandi gioie dal punto di vista dei materiali e della sua compattezza generale. Escludendo la copertina che ho trovato meravigliosa.
Lo stile di King non ti farà rimpiangere le 19.90 € spese, nemmeno per un attimo. Personaggi caratterizzati alla perfezione, profili psicologici degni del Re, dove sfoggia tutto il suo innato talento. E, pur essendo classificato come un thriller, Mr. Mercedes ti colpisce in piena schiena con i suoi brividi di malvagità e piani mostruosi.
Il confronto tra i due protagonisti è evidente, esiste solo il loro infinito duello, sotto l’ombrello blu di Debbie, simbolo di questo romanzo. Una coppia alla Batman&Joker, solo che i nostri "amici"non volano e non usano del pesantissimo make-up. Come evidenti sono i riferimenti ad alcune opere dello stesso autore, classico gioco dello zio Stevie che a noi lettori fa impazzire.
Vi ritroverete incollati alle pagine, ma…

Ad un certo punto del romanzo, quando ti aspetti il punto forte di un buon thriller il tutto inizia a prendere una piega banale con un ritmo meno incalzate, e sinceramente dal mio autore preferito mi aspettavo qualcosa di più. Questo non toglie al romanzo ottimi voti, per il ritmo e i personaggi,  Mr. Mercedes su tutti perché rappresenta in pieno lo stile del Re.
Come tutti ormai saprete questo volume è il primo di una trilogia, infatti Stephen King lascia un finale aperto che rende le ultime pagine meno deludenti.


Insomma nessun pentimento nell’aver affrontato questa lettura, ma se volete iniziare a leggere Stephen King per favore iniziate da altro.




Una curiosità che gli amanti di King non possono perdersi è che il sito in cui i protagonisti dialogano è stato realmente creato e in caso siate curiosi almeno quanto noi vi consigliamo di farci un salto e provare ad inserire la parola di accesso del detective, kermitfrog19... scoprirete che forse il libro non aveva finito di regalare brividi!!
:-)
per i più pigri di voi, ecco il link:

P.S. Ci dispiace se le nostre "recensioni" possono sembrare simili, ma avendo gli stessi gusti potremmo cadere in pareri vicini tra loro. Nonostante questo non vogliamo abbandonare la struttura del nostro blog che prevede due commenti diversi sul libro/film o altro in questione.
    
(Lo smile in questa pagina non stona per niente, e chi ha letto il libro lo sa benissimo)